Scrivere l’epilogo di questa storia è davvero un’impresa ardua. Soprattutto perché non si tratta di un vero epilogo, la storia del Presidio, infatti, continua tutt’ora.
Il Presidio Permanente No Muos si trova sempre là, in Contrada Ulmo. Potete andarci quando vi pare. Potete campeggiare. Potete anche passeggiare per i sentieri tracciati lungo le reti. Se per caso trovate un buco, potreste addirittura andare oltre la rete. La base militare è attiva come sempre, il Muos è bello e pronto, i militari USA si sono abituati alle molestie e anche il nostro commissariato. Gli abitanti di Niscemi (e quelli vicini) continuano la loro lotta quotidiana contro la stanchezza, la mancanza di lavoro, la mancanza di servizi, contro l’avvelenamento della terra, contro il tumore, le malattie e la paura, la repressione, contro l’ignoranza e l’intolleranza e tanti altri problemi sociali di cui sarebbe stupido negare l’evidenza. E continuano anche la lotta alle basi militari.
Continuerà anche Oltrelereti, ma non so ancora in quale forma. Se questa della Cronaca, per esempio, oppure con altri mezzi. Intanto, per questo fintoepilogo, mi auguro che tutti voi che avete letto non dimentichiate e anzi, che magari vi venga voglia di scrivere pure a voi, ispirati da questi maledetti No Muos. Tutti i protagonisti dell’anno di Oltrelereti, infatti, avrebbero da dirvi o raccontarvi qualcosa, le associazioni, i politici, gli antipolitici, le donne e gli uomini, i bambini, gli attivisti e i disfattisti, i niscemesi e i parenti dei niscemesi. Se li vorrete ascoltare ancora.
Cristina Di Pietro
Stones from dust – Le pietre dalla polvere
Anger from fear – La rabbia dalla paura
Poetry from heartbeats – La poesia dai battiti del cuore
Revolution from dreams – La rivoluzione dai sogni
It all starts somewhere – Tutto comincia da qualche parte
It all starts with one – Tutto comincia da uno
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